MANIFESTO POLITICO DEL FRONTE FRIULANO – FRONT FURLAN (Ottobre 2006)

Noi popoli delle terre friulane

CONSTATANDO che oltre centocinquanta anni di mal governo livellatore ed accentratore hanno avuto per le nostre terre i seguenti dolorosi e significativi risultati:

  • OPPRESSIONE POLITICA attraverso l’opera dei suoi rappresentanti politici ed amministrativi incuranti ed ignoranti di ogni tradizione locale di cui furono solerti distruttori;
  • ROVINA ECONOMICA per la dilapidazione dei loro patrimoni forestali ed agricoli, industriali e dell’ artigianato, per l’effettiva mancanza di organizzazione tecnica e finanziaria, mascherata dal vasto sfoggio di assistenze centrali, per la incapacità di una moderna organizzazione turistica rispettosa dei luoghi; condizioni tutte che determinarono lo spopolamento alpino e la cementificazione delle pianure;
  • OPPRESSIONE ETNICA attuata mediante la colonizzazione, fenomeno voluto dal Sistema centralista allo scopo di scardinare e distruggere ogni nostra precisa identità etnica, culturale, storica, linguistica ed economica;
  • DISTRUZIONE DELLA CULTURA LOCALE per la soppressione della lingua fondamentale locale, laddove esisteva, la brutale e goffa trasformazione dei nomi e delle iscrizioni locali, la chiusura di scuole e di istituti locali autonomi, patrimonio culturale che è anche una ricchezza, favorendo invece negli anni l’ emigrazione all’estero dei friulani e l’ importazione di popolazioni che nulla hanno a che vedere con le lingue e le tradizioni locali;

 

AFFERMANDO:

  • che la libertà di lingua come quella di culto è condizione essenziale per la salvaguardia della personalità umana;
  • che la pluralità di culture e tradizioni dei popoli alpini e mitteleuropei trova comune radice nei valori della cristianità e nei quali riconosciamo il caposaldo per la pacifica integrazione nelle nostre comunità;
  • che la famiglia costituisce il nucleo fondamentale delle nostre comunità e come tale va tutelata e difesa
  • che il federalismo è il quadro più adatto a fornire le garanzie di questo diritto individuale e collettivo e rappresenta la soluzione del problema delle piccole nazionalità e la definitiva liquidazione del fenomeno storico degli irredentismi, garantendo nel futuro assetto europeo l’avvento di una pacifica convivenza stabile e duratura;
  • che un’ organizzazione Federale repubblicana a base regionale è l’unica garanzia contro un ritorno dei fantasmi della dittatura, la quale trovò nello stato monarchico accentrato italiano lo strumento già pronto per il proprio predominio sul paese; fedeli allo spirito migliore del Risorgimento

DICHIARIAMO quanto segue:

 AUTONOMIE POLITICHE AMMINISTRATIVE

  1. Nel quadro generale dell’Unione Europea che economicamente ed amministrativamente auspichiamo venga riorganizzata con criteri federalistici, alle regioni alpine e mitteleuropee dovrà essere riconosciuto il diritto di costituirsi in comunità politico-amministrative autonome;
  2. come tali ad esse dovrà comunque essere assicurata, la rappresentatività nelle assemblee legislative statali ed europee;
  3. l’esercizio delle funzioni politiche ed amministrative locali (compresa quella giudiziaria), comunali e regionali, dovrà essere affidato ad elementi originari del luogo o aventi ivi una residenza stabile di un determinato numero di anni che verrà fissato dalle assemblee locali;

 

AUTONOMIE CULTURALI E SCOLASTICHE

Per la loro posizione geografica di intermediarie tra diverse culture, per il rispetto delle loro tradizioni e della loro personalità etnica, e per i vantaggi derivanti dalla conoscenza di diverse lingue, nelle regioni alpine e mitteleuropee deve essere pienamente rispettata e garantita una particolare autonomia culturale e linguistica consistente nel:

  1. diritto di usare la lingua locale, là dove esiste, accanto a quella ufficiale dello Stato, in tutti gli atti pubblici e nella stampa locale;
  2. diritto all’insegnamento della lingua locale nelle scuole di ogni ordine e grado con le necessarie garanzie nei concorsi perché gli insegnanti risultino idonei a tale insegnamento. L’insegnamento in genere sarà sottoposto al controllo o alla direzione di un consiglio locale;

 

AUTONOMIE ECONOMICHE

Per facilitare lo sviluppo dell’economia montana e conseguentemente combattere lo spopolamento delle vallate alpine, sono necessari:

  1. un comprensivo sistema di tassazione delle attività produttive che si trovano sui territori regionali e dello sfruttamento delle loro risorse in modo che una parte dei loro utili resti in loco;
  2. un sistema di equa riduzione dei tributi, variabile da zona a zona, a seconda della ricchezza del territorio;
  3. una razionale e sostanziale riforma agraria comprendente l’unificazione per il buon rendimento dell’azienda,mediante scambi e compensi di terreni e una legislazione adeguata della proprietà agraria;
  4. il potenziamento delle industrie e dell’ artigianato, detassazione degli utili reinvestiti in innovazione tecnologica e formazione professionale;
  5. la dipendenza dall’amministrazione locale delle opere pubbliche a carattere locale e il controllo di tutti i servizi e concessioni aventi carattere pubblico.

 

Questi principi, noi rappresentanti delle terre friulane vogliamo vedere affermati da parte dell’ Unione Europea, dalla Repubblica Italiana e dalla Regione Friuli Venezia Giulia.

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